Le origini del paese risalgono al secolo XI quando già esisteva un castello che rientrava nella contea avellinese. Più tardi ne amministrarono le rendite feudali i Gesualdo, i Del Tufo, i Tomacelli e i Carafa. Chiusano è un paese a forte vocazione turistico- ambientale e pertanto é meta privilegiata soprattutto in quanto base per escursioni al monte Tuoro e a tutte le rigogliose colline presenti nel suo circondario, che offrono verde e aria salubre. Le campagne sono caratterizzate da colture di vigneti, uliveti, cereali e castagneti, che costituiscono a loro volta una vera attrazione naturalistica. Nelle sue terre nasce il torrente Vallone Grande che attraversa i comuni di Candida, Montefalcione, Pratola Serra e che per il suo valore paesaggistico è salvaguardato dall'impegno degli ecologisti del luogo
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Chiese
Castello
Chiesa S. Domenico
Sulle origini della chiesa non si hanno molti documenti ma certamente possono essere ricollegate al vicino castello ed alla conversione dei Longobardi al cattolicesimo ; come non si può escludere che i materiali usati per edificare la chiesa siano stati presi proprio dalle possenti mura del castello.I primi documenti riguardanti la chiesa risalgono al 1573 e si può affermare che in quel tempo era delle dimensioni attuali.Aveva quattro altari, vi erano una tela con le effigie della madonna e di San Domenico, ancora altre tele ed un arazzo rubati anni fa.Ancora sopravvivono e si possono ammirare sulle pareti laterali pitture rappresentanti la vita e miracoli di Santi. Si trovavano nella chiesa anche delle lapidi di marmo che ricordavano il vescovo Reppucci ed il sepolcro della principessa Maria Cristina Carafa, tutti irrimediabilmente perduti a causa degli eventi sismici del 1980. La Chiesa è stata parzialmente ricostruita, la copertura interamente rifatta in legno, ma i fondi non sono stati sufficienti per ricostruire il Campanile. La leggenda. La chiesa divenne proprietà della congregazione della buonamorte e nei suoi sotterranei trovavano degna sepoltura i confratelli. Si narra che una donna fu seppellita in una di quelle buie tombe. La sorte volle che non fosse morta e che ben presto si svegliò con altri tre cadaveri vicino. In quei primi istanti la sgomento dovette essere tanto ma poi fattasi coraggio tentò, arrotolati degli stracci a forma di corona e messi in testa, di sollevare la pesante pietra che chiudeva la sua tomba senza riuscirvi. Quando, molti anni dopo, la tomba fu aperta fu trovato uno scheletro con degli stracci arrotolati sulla testa e da allora la tragedia fu nota a tutti.
Chiesa Madre Santa Maria degli Angeli
La Chiesa di S. Maria degli Angeli ha origini antiche e la prima struttura fu edificata da una missione di frati francescani quando era sul soglio Pontificio il Papa Gregorio IX (1227-1241) e Chiusano era ancora Longobarda. Quelli erano gli anni immediatamente successivi alla morte di San Francesco d’Assisi e la Regola da lui composta era rigidamente applicata. Questa prescriveva una rigida ed assoluta povertà, il lavoro per procurarsi il cibo e l’elemosina come mezzo sussidiario di sostentamento. Certo è che ancora oggi alcuni nomi di località montane “aria re li monaci”, ”toppolo del monaco”, testimoniano la presenza ed il lavoro dei frati che con la chiesa edificarono certamente anche un convento. Da atti notarili si deduce che la costruzione nelle dimensioni attuali della chiesa risale agli inizi del 1600, quando Principi di Chiusano erano i Carafa. Ad una costruzione iniziale povera, freddamente classica, dopo il fervore umanistico del 1500 ove si tollerava che il dogma fosse temperato nelle belle immagini che gli artisti spesso mutavano dall’arte profana, la chiesa tornò dopo il Concilio di Trento (1545-65), con rinnovato vigore ed autorità alla secolare funzione di maestra di regole morali influenzando anche la vena artistica ed architettonica di quegli anni. La chiesa di Chiusano sembra essere proprio espressione di quel contrastato periodo storico avendo nella sua facciata espressione imponente ed austera senza alcuna invenzione negli elementi che la costituiscono come se la sacralità del luogo assurga a protagonista architettonico. La chiesa ha forma di croce latina con cupola all’incrocio; lunga trenta metri e larga dieci .Nella chiesa secondo il rev. Luigi Reppucci, “ si conservavano nove quadri di somma perfezione artistica prodotti da primi pennelli antichi, e moderni,, come pure esistono sedici majestose statue lavorate da insigni scalpelli, quali sono quelli di Colombo del Franzese di Tafuri, e di Verzella”. La chiesa è attualmente in ristrutturazione.
Chiesa S. Maria della Valle
Fu probabilmente fondata da frati discepoli di San Guglielmo intorno al 1126. Secondo il Nazzaro potrebbe essere S. Maria del Castello ricordata nella storia di Montevergine per i pregevoli affreschi attribuiti alla scuola cassinese. Dal 1228 fino al 1533 fu sotto la potestà dei monaci di Montevergine, di seguito fu trasformato in cimitero, da qui il nome Cimitero vecchio come è conosciuto dai chiusanesi. Attualmente la Chiesa è in ristrutturazione, al suo interno ancora permane un affresco di notevole interesse artistico raffigurante la Madonna delle Grazie.
Croce e Chiesa dell'Angelo
Sulla vetta del monte Luceto a 1296 m. si trova la croce che da settanta anni è il simbolo della fede del paese. Fu apposta il 25 Agosto 1933 dopo una solenne processione partita dal centro del paese per iniziativa del monsignore Raffaele Cataldo. Tutti gli uomini furono mobilitati per il trasporto delle pesanti sbarre di ferro che a spalla, senza l’aiuto nemmeno degli animali, raggiunsero la cima della montagna. Si narra che un solo uomo portò sulle spalle un braccio della croce, Emilio Picardi che non solo non volle essere sostituito durante la grande fatica, ma solo poche volte si fermò per riposarsi. Ancora oggi quel luogo è meta di frequenti visite anche per lo splendido panorama che offre agli escursionisti. Cappella dell’angelo. Come ci si arriva : partendo dalla Croce a 15 minuti di cammino in direzione Nord Est. Per la difficoltà dell’itinerario si consiglia di farsi accompagnare da persona esperta del luogo. A circa 1100 metri di altezza, in direzione Nord Est dalla Croce del monte Luceto in località detta piano dell’Angelo, si possono trovare ancora i ruderi di quella che fu la Chiesetta dell’Angelo. Edificata intorno al 1130-43 durante il pontificato del Sommo Innocenzo II. La leggenda. Si narra che apparve in sogno ad un boscaiolo un “bellissimo, celestiale giovanotto” il quale gli suggerì di andare nel bosco e di tagliare quel faggio secolare con un chiodo ed anello conficcato nel tronco. Il sogno si ripeté finché il boscaiolo non si recò sul posto e dopo alcuni colpi di scure scoprì nell’incavo del faggio una bellissima statua raffigurante S. Michele Arcangelo. Lo stupore fu grandissimo e la statua fu portata in paese nella chiesa ove tutti accorsero a venerarla, ma il mattino seguente era sparita. Qualcuno narrò di aver veduto in sogno un “celestiale giovanotto” che con la sua potente mano aveva riportato la statua nel luogo ove era stata rinvenuta. E così era realmente accaduto, la statua era ritornata dove era stata trovata e dunque si decise di erigere in quel posto una chiesetta ove custodire la statua. Poco dopo però, come era comparsa miracolosamente, sparì. La ricostruzione storica. Più probabile è la ricostruzione storica tramandata da Don Luigi Reppucci : in Chiusano vi erano molti luoghi ove venivano venerati gli Dei Pagani e certamente, anche per la posizione, il piano dell’angelo era il luogo ideale per sacrifici a qualche Dio della mitologia Irpino-Sannita sui resti del quale fu edificata la chiesetta denominata poi dell’Angelo.
Il Castello Longobardo
I resti dell’imponente Castello Longobardo e la Chiesa di San Domenico si trovano entrambi sul Monte San Domenico (780 m.) facilmente raggiungibili con la strada che conduce in montagna. La Storia. Il Castello Il Castello risale all’epoca Longobarda. Nel 568 queste popolazioni di stirpe germanica entrarono in Italia occupando Milano, Torino, Asti al nord ; mentre alcuni gruppi andarono a costituire due potenti Ducati a Spoleto e Benevento.Erano popoli rozzi, feroci, vissuti sempre ai margini della civiltà romana.Occuparono l’Italia come conquistatori e nemici ; in perenne lotta con i Bizantini e tra di loro da qui i castelli necessari alle frequenti guerre.La rocca di Chiusano doveva essere imponente, lo dimostra lo spessore dei pochi ruderi superstiti, ed era rivolta proprio verso Benevento, da dove probabilmente si poteva anche vedere, e controllava tutto il territorio ad Est dell’antico Ducato.Documenti confermano l’appartenenza del feudo di Chiusano al Ducato, poi divenuto Principato, di Benevento e lo conferma l’attuale appartenenza spirituale alla Diocesi di Benevento mentre i paesi limitrofi appartengono a quella di Avellino.Dal Catalogo dei Baroni risulta che il castello di Chiusano, era tenuto nel 1147 da Riccardo de Clusano.Il feudo era di due militi, il feudatario doveva contribuire alle esercitazioni od alle guerre con due membri della sua famiglia e dodici persone ben addestrate.A Riccardo successe Giordano che vi morì nel 1278 e forse fu anche seppellito tra quelle fredde mura che furono poi abbandonate e lasciate in balia alle forze della natura compresi molti terremoti che però non sono riusciti a distruggere completamente quelle imponenti mura che oggi andrebbero restaurate.
NOTIZIE UTILI
Come arrivare, dove mangiare, dove dormire
Dove mangiare
Country House Il Frantoio
Contrada Bosco
AV Chiusano Di San Domenico
348 7210033
Faccadio Gerardo Damiano
7, Via Roma
AV Salza Irpina
0825 981285
Villa Desiderio
2, Via Del Selvatico
AV San Potito Ultra
0825 981756
Locanda di Sebastiano di Meo Eufemia
1, Via Del Selvatico
AV San Potito Ultra
0825 981237
Dove dormire
LA SELVA INCANTATA
MONTEMILETTO (AV) Dista 7 Km
0825 963204
345 0028102
347 5751009
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